Biografia
Nasce a Susa il 19 febbraio 1923. Figlio di un operaio antifascista espatriato in America per sfuggire alle persecuzioni del regime, si diploma alla scuola magistrale e lavora come insegnante nelle scuole elementari. Antifascista e partigiano combattente, nel 1942 aderisce al Partito Comunista e nel 1944 diventa commissario politico della XI brigata Garibaldi che opera nelle Valli di Lanzo; nell’aprile del 1945 è nominato commissario della II divisione Garibaldi “Piemonte”. Terminata la guerra, nel 1951 ritorna al suo lavoro di insegnante e negli anni Sessanta diventa direttore didattico ed è tra i primi ad attivare il “tempo pieno” presso alcune scuole di Torino. A partire dal 1970 viene eletto più volte come consigliere comunale di Torino e, nel decennio 1975-1985, ricopre la carica di assessore all’Istruzione nelle Giunte del sindaco Diego Novelli, promuovendo iniziative innovative per le scuole come “Estate ragazzi e i “Nonni vigili”. Dopo circa cinquant’anni di militanza nel Partito Comunista, in seguito alla “svolta della Bolognina” entra nelle file del Partito della Rifondazione Comunista e viene eletto deputato al Parlamento nel 1992; nel 1998 aderisce al Partito dei Comunisti Italiani. Consigliere nazionale e segretario provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, membro del Consiglio direttivo del Circolo della Resistenza, Gianni Dolino muore a Torino il 27 gennaio 2002 all’età di 79 anni e per i suoi funerali lascia scritto un breve testo che viene letto durante la cerimonia del commiato: “Non piangete ciò che non è più. Sorridete ricordando ciò che è stato”. La sua salma è cremata al Tempio Crematorio di Torino. Le vicende della lotta partigiana vissuta da Gianni Dolino sono state pubblicate in un suo libro edito nel 1989 dal titolo Partigiani in Val di Lanzo. Le sue ceneri si trovano presso il cimitero di Rorà (Torino).