LUIGI PAGLIANI

nato il 1847-10-25

A  GENOLA (CN)

Deceduto il  1932-06-04

Collocazione
CELLETTA CINERARIA (TORINO- CIMITERO MONUMENTALE SOCREM)



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Biografia

Nasce a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847. Tra i più autorevoli esponenti del movimento igienista dell’Italia post-unitaria, insieme ad A. Fabretti è tra i principali fondatori del movimento cremazionista torinese. Si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1870; il suo maestro è il noto scienziato positivista J. Moleschott, tra i primi sostenitori della pratica della cremazione, di cui diviene assistente. Nel 1876 viene incaricato dall’Università di Torino all’insegnamento di Igiene, e nel 1883 vince il concorso e viene nominato professore straordinario d’Igiene; in seguito fonda la Scuola d’Igiene di Torino, che sarà d’esempio per altri istituti universitari simili che nasceranno in Italia negli anni successivi. Nel 1887 diviene professore ordinario e nello stesso anno viene chiamato a Roma dal presidente del Consiglio, F. Crispi, per ricevere l’incarico di direttore generale della Sanità Pubblica con lo scopo di rinnovare la legislazione sanitaria del lo Stato. Ideatore del Direttorio della Scuola superiore d’Igiene di Roma in cui si forma una nuova generazione di medici provinciali, ufficiali sanitari, periti chimici e igienisti, Pagliani è promotore e fondatore degli Istituti sieroterapici dello Stato per combattere il vaiolo e la difterite. Tra i suoi epigoni si possono ricordare F. Abba e G. Casalini. Nel 1896, soppressa dal governo di Rudinì la Direzione Generale della Sanità, torna a insegnare all’Università di Torino diventando preside della Facoltà di Medicina, carica che terrà per 16 anni; nel contempo viene nominato professore d’Igiene presso il Politecnico di Torino. La valenza dei suoi studi in campo medico-igienistico è riconosciuta anche a livello internazionale: è presidente della Giuria d’Igiene dell’Esposizione mondiale del 1898, e in quelle nazionali del 1902 e 1911; è anche membro dell’Accademia di Medicina di Parigi e di Bruxelles, rappresentante del Governo e membro delle presidenze dei Congressi internazionali d’Igiene di Budapest, Parigi, Berlino, Bruxelles, Madrid e Washington. Fondatore e direttore della «Rivista d’Igiene e Sanità pubblica» e di «Ingegneria sanitaria»; la sua produzione scientifica è vastissima, con diverse centinaia di pubblicazioni, tra cui il classico Trattato d’Igiene. Nel panorama politico torinese di inizio secolo è una figura di spicco tra le file dei liberali progressisti e, tra il 1906 e il 1919, ricopre anche la carica di consigliere comunale. Aderente alla massoneria, intenso è il suo impegno nell’associazionismo laico e filantropico; è fondatore e membro di numerosi istituti e opere pie torinesi, come il sifilicomio, il manicomio, l’Istituto di Maternità e l’Ospedale infantile Regina Margherita. Tra gli anni dieci e venti è presidente della Reale Accademia di Medicina di Torino, fondatore e presidente della Società piemontese d’Igiene, direttore dell’Istituto d’Igiene, direttore della Biblioteca pedagogica, direttore dell’Ospedale San Lazzaro, fa parte del Consiglio di Amministrazione della ‘Crociata Contro la Tubercolosi’, presidente della Federazione nazionale insegnati di Educazione fisica, vice presidente della Società torinese per le Abitazioni popolari. Nel 1921 termina la carriera universitaria e in suo onore viene istituita presso l’Ateneo torinese la «Fondazione Pagliani», che grazie ai fondi raccolti tra i suoi colleghi, estimatori e discepoli, premia ogni due anni i migliori funzionari nell’ambito dell’igiene pubblica statale e comunale, e i più meritevoli studiosi di igiene pratica. Particolare importanza riveste il suo impegno all’interno del movimento cremazionista torinese e italiano. Nel 1883 è tra i fondatori della Società per la Cremazione di Torino, di cui sarà presidente per 25 anni, dal 1900 al 1925. La sua esperienza in questo ambito confluisce nel volume Nel primo quarantenario dell’inaugurazione del tempio crematorio nel cimitero comunale della città di Torino (Torino, 1929); alla cremazione dedica anche uno dei suoi studi che esce con il titolo La cremazione dei cadaveri quale costumanza civile, economica, igienica e religiosa (Biella, 1904). Muore a Torino il 4 giugno 1932. I funerali si svolgono in forma civile e la salma viene cremata il 7 giugno. L’urna è collocata nella sala del Commiato del Tempio Crematorio. La città di Torino lo ha inserito nella sua toponomastica dedicandogli una via.