MARIO PASSONI

nato il 1892-07-07

A  VALENZA (AL)

Deceduto il  1954-10-31

Collocazione
CELLETTA CINERARIA (TORINO- CIMITERO MONUMENTALE SOCREM)



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Biografia

Nato a Valenza Po (Alessandria) il 7 luglio 1892 da una famiglia di tradizione socialista. Laureatosi in Legge a Torino, partecipa alla I guerra mondiale riportando un’invalidità permanente. Nel 1918 si iscrive al Partito socialista e, dopo la nascita del Partito fascista, entra nell’Associazione Combattenti Antifascisti d’Italia. Tra i promotori dell’associazione «Giovane Italia», nel 1928 viene condannato a due anni di confino a Ponza. Tornato a Torino nel 1930 si dedica all’avvocatura pur continuando a subire persecuzioni da parte del regime; nei primi anni quaranta fonda il Movimento di Unità Proletaria. Dopo l’8 settembre 1943 costituisce, insieme a R. Martorelli e L. Capriolo, il primo Comitato militare clandestino antifascista, e durante la Resistenza è commissario politico delle formazioni Matteotti in Val di Lanzo, nelle Langhe e ad Alessandria, dove dirige il locale CLN; diviene quindi membro della Giunta regionale piemontese. Nell’immediato dopoguerra partecipa alla prima Giunta popolare di Torino e alle prime elezioni del 1946 è eletto consigliere comunale per il Partito socialista, assumendo la carica di assessore allo Stato civile; nel 1951 è ancora eletto. Condirettore del giornale socialista «Sempre avanti», membro del direttivo della Federazione torinese del PSI, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, membro del Comitato provinciale della Pace e presidente dell’Associazione Matteotti. Passoni è stato anche membro del Consiglio d’amministrazione dell’Ospedale San Giovanni e della Cassa di Risparmio di Torino. Di formazione laica, muore a Torino il 31 ottobre 1954. Secondo le sue ultime volontà, i funerali si svolgono in forma civile con un imponente corteo funebre che si snoda lungo le vie della città sino al Cimitero monumentale. Socio della Socrem di Torino, la sua salma è cremata il 2 novembre 1954 e le ceneri deposte al Tempio Crematorio. Per ricordarne la figura, la città di Torino gli ha dedicato una via.