MARIO VIANI D'OVRANO

nato il 1862-01-01

A  TORINO (TO)

Deceduto il  1922-08-21

Collocazione
ZONA   STORICA
AREA   AMBULACRO
CELLARIO   A BIS
CELLETTA   102
CELLETTA CINERARIA



infoAi sensi dell'art. 2-terdecies del d.lgs. n. 196/2003, come modificato dal d.lgs. n. 101/2018, i soggetti aventi un interesse proprio, anche mandatari, che agiscono a tutela dell'interessato o per ragioni familiari, possono esercitare in qualunque momento i diritti di cui agli artt. 15-22 del Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR) inviando una richiesta direttamente al DPO - Avv. Edoardo Lombardo a mezzo mail: edoardo.lombardo@retrolex.it o via raccomandata A/R all'indirizzo Corso Vittorio Emanuele II, 74 in Torino



Biografia

Nasce a Torino nel 1862 da una famiglia originaria di Rivarolo Canavese. All’età di 16 anni è allievo del pittore Celestino Turletti e, in seguito, di Federico Pastoris. Frequenta gli studi presso l’Accademia Albertina di Torino dal 1881 al 1885. Espone per la prima volta all’età di 22 anni, quando partecipa all’Esposizione nazionale torinese con il dipinto Alto Canavese. L’anno seguente i suoi quadri vengono esposti alla mostra della Promotrice di Torino, tra cui si può ricordare A Nervi e Riviera di Levante (Nervi), dipinto che inaugura quella che è stata definita dai critici “la sua rara produzione di pregevoli marine”. I suoi lavori successivi riscuotono un certo favore della critica e in particolare il dipinto Ottobre viene recensito con favore sulla rivista «Riforma» nel 1886. La sua partecipazione alle mostre della Promotrice, fino al 1908, e a quelle presso il Circolo degli Artisti di Torino, tra il 1885 e il 1905, gli consentono di farsi conoscere e ottenere consensi attraverso la realizzazione di opere come Metterhorn dal Giomein e Sopra Macugnaga (Val d’Anzasca). Alcuni suoi dipinti trovano degli acquirenti importanti come il Museo Civico torinese, che compra la Quiete montana e le Alpi Graie, e il re, che acquista nel 1892  l’opera Cenerea solitudine e, nel 1889, Alle porte d’Italia. Mario Viani dedica la sua produzione alle viste di paesaggio soprattutto di montagna e alla rappresentazione della natura, ispirandosi alle forme dei paesaggi del Canavese, del Biellese e delle Valli di Lanzo, con influenze del movimento verista e del pittore Delleani. Socio aderente della Società per la Cremazione di Torino, di religione protestante, il conte Mario Viani d’Ovrano muore a Torino il 21 agosto 1922 all’età di 61 anni. La sua salma viene cremata il 22 agosto e le ceneri conservate presso il Tempio Crematorio.